sabato 18 luglio 2015

Il viaggio in bus da Venezia a Vilnius

Eccoci a Venezia, la salutiamo velocemente dal ponte della stazione mentre si sta svuotando dagli ultimi turisti e risaliamo sul treno fino a Mestre, da dove comincerà il nostro lungo viaggio. L’autobus della Eurolines è in orario, siamo subito sorpresi per il fatto che è nuovo, con presa per l’elettricità ogni due sedili e wi-fi interno per vedere i film direttamente sul tablet. La maggior parte delle persone che troviamo in bus sono turisti: due di questi, saliti con noi a Mestre, sono americani e stanno andando fino a Vienna, dove arriveranno alle 8.30 di domani mattina, pronti a visitare la città. Gli autisti sono dei grossi omoni con la pancia che copre la cinta, probabilmente Lituani, visto che la compagnia (Kuntra) che gestisce questo bus è di Vilnius, parlano poche parole d’italiano, ma sono gentili e sorridenti. Un buon inizio.

In Austria, con sorpresa, alle quattro di mattina già comincia ad albeggiare, quasi un anticipo delle “notti bianche”?. Poco dopo ci ferma la polizia alla ricerca di eventuali clandestini, controllano tutti i documenti, ma i nostri vengono ignorati, non abbiamo capito il perché. In una sosta al confine tra l’Austria e la Repubblica Ceca conosciamo Svetlana, una bionda lituana sui 45 anni  che da 10 fa la bracciante agricola in Puglia. Si lamenta del fatto che negli ultimi tre anni la crisi ha fatto peggiorare molto le cose. Torna in autobus invece che con l’aereo così può portare molti bagagli senza costi aggiuntivi. E’ emozionata, rivedrà la figlia diciottenne dopo molto tempo.

Durante le 33 ore di viaggio l’autobus non si è mai fermato per farci mangiare. Tappe frequenti, ogni due o tre ore, sempre in occasione dei punti di raccolta delle persone e mai fermi più di 15 minuti. Dopo la Repubblica Ceca passiamo in Polonia. Ci rimaniamo per tutto il giorno passando di città in città a caricare e scaricare viaggiatori. In Polonia non c’è l’euro, ma a differenza della Repubblica Ceca, qui nessuno li accetta, neanche pregando, vogliono solo valuta locale. Se non ti sei portato del cibo da casa patisci la fame. Per fortuna i conducenti del bus distribuiscono bottiglie d’acqua gratuitamente.

A Vienna sale una giovane donna mussulmana con due bambine, tutta vestita di nero, con solo gli occhi scoperti e si siede alla nostra destra. A parte il casino fatto dalle sue bambine, che lei continuava ad ignorare come non fossero fatti suoi, ci ha colpito il modo di pregare: a volte si rannicchiava contemplando un incavo a forma di grotta creato con le due mani, altre cliccando un piccolo contatore digitale avvolto ad un dito e poco più grande di un anello, forse contava le volte che pronunciava “Allah” durante la preghiera.

Il viaggio è stato rilassante, a parte gambe e piedi gonfi e la sagoma del sedile stampata sul sedere. Il paesaggio è cambiato lentamente,  montagne fino alla Repubblica Ceca poi pianeggiate, con un’alternanza di campi coltivati a mais e boschi di betulle e pini.

In tutto siamo stati 33 ore sull'autobus (due notti e un giorno), con 1800 km percorsi.


Il bus della Eurolines da Mestre ci porterà a Vilnius
Le prime città della Polonia
Coltivazioni e pale eoliche nella Polonia del nord 
La famiglia mussulmana che ci ha accompagnato durante il viaggio
Chiesa in Polonia vicino al confine con la Lituania...paesaggi che scorrono

2 commenti:

  1. ciao! dovrei fare praticamente lo stesso viaggio... il bus da venezia a san pietroburgo quanto vi è costato?
    saluti
    Cristiano

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  2. Ciao Cristiano. Abbiamo preso tre bus da Venezia a San Pietroburgo, perché ci siamo fermati un giorno a Vilnius e uno a Riga. Da venezia a Vilnius viaggi con la Eurolines e costava 138 euro a testa (35 ore), 19 euro (4 ore ) da Vilnius a Riga e 25 euro (10 ore) il notturno da Riga a San Pietroburgo. Se mi scrivi mail a RUGGERODR at LIBERO.IT ti mando altri dettagli e possiamo comunicare meglio.

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