- Ci
fermiamo due giorni e una notte, temperatura esterna dai 16 ai 19 °C -
Siamo arrivati a Mosca con il treno da San Pietroburgo alle 6 di mattina,
piove, tanto per cambiare. Con la metro andiamo alla Piazza Rossa per non
arrivare troppo presto all’albergo, alcune delle fermate della metropolitana sono molto
belle. Ci rifugiamo nella Cattedrale di Kazan, assistendo ad una funzione
ortodossa. La cattedrale è stata ricostruita identica all’edificio originale
del 1636, distrutto per ordine di Stalin perché ostacolava le parate lungo la Piazza Rossa.
Di fronte a
noi, in mezzo alla Piazza Rossa quasi deserta per l’ora e per la pioggia, c’è
il mausoleo di Lenin. Singolare il fatto che dopo la sua morte per infarto,
avvenuta nel 1924, quando aveva 53 anni, Stalin decise di farlo diventare una
specie di reliquia, contro la volontà dello stesso Lenin che voleva essere
sepolto in modo del tutto normale accanto alla madre a San Pietroburgo e contro
la volontà della vedova. Per questo fu imbalsamato con una tecnica particolare
messa a punto pochi mesi dopo da alcuni scienziati. Il processo di
decomposizione è stato bloccato ed ora Lenin appare con la carnagione bianca
come fosse una statua di cera. Se qualcuno volesse farsi imbalsamare, l’istituto
mette a disposizione la sua esperienza per circa un milione di dollari!
Sotto la
pioggia raggiungiamo la vicina via pedonale Ul Arbat e prendiamo posto
nell’ostello. La nostra camera ha la finestra rivolta proprio su questa via,
piena di negozi , fast food e artisti di strada. Dopo la visita al
poco interessante Convento Novodevichy, ricco di opere d’arte che non ci dicono
molto, andiamo al Museo dei Cosmonauti che
espone diversa attrezzatura spaziale, tra cui navicelle e tute usate nei primi voli, alcuni
tipi di satelliti artificiali e anche il video dell’ultimo atterraggio di
Samantha Cristoforetti.
Nel tardo
pomeriggio finalmente esce il sole, arriviamo appena dopo la chiusura al museo Tetryakov
(che chiude ben due ore prima di quanto indicato nella Lonely Planet!) e
deviamo verso il parco delle Sculture Art Muzeon, un parco pieno di sculture in pietra, metallo
e legno. Torniamo a piedi verso casa cercando un supermercato dove far un po’
di spesa, non si notano facilmente perché non hanno evidenti cartelli e, quando
non sono posizionati nei sotterranei, hanno le vetrate oscurate. Li troviamo
per caso, quando vediamo una persona uscite da una porta con la spesa, oppure
chiedendo in giro.
Il giorno
dopo lo dedichiamo al Cremlino. Piove. Arriviamo che la coda alla biglietteria
è già lunga e non capiamo dei tre tipi di biglietto che ci sono quale dobbiamo
fare. Ci sono delle indicazioni in inglese, ma sono scarse, così come sono
scarse quelle nella metropolitana, dove ci siamo “persi” più volte. Abbiamo poi
capito che un biglietto (700 rubli) serve per visitare il fantastico museo
dell’Armeria, che contiene corone, gioielli e regali che i vari regnanti
europei hanno donato agli zar russi. Un’audioguida in italiano aiuta la
comprensione. Un secondo biglietto da 500 rubli permette di visitare tutte le
chiese della piazza del Cremlino e alcuni palazzi governativi, mentre il terzo
biglietto (250 rubli) serve per salire in cima al cinquecentesco campanile di
Ivan il Grande, la struttura più alta di tutto il Cremlino, dalla quale si
possono fare stupende fotografie…se non piovesse.
Nel
pomeriggio finalmente esce il sole, visitiamo il Teatro Bolshoi e la fantastica
Cattedrale di San Basilio che domina la Piazza Rossa, un tripudio di colori.
Nelle vie intorno alla piazza ci sono
tantissimi turisti, molti dei quali italiani. Torniamo al nostro ostello in
Arbat street per recuperare gli zaini e ci avviamo alla stazione ferroviaria
dove ci aspetta il primo treno della transiberiana.
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Arrivo alla stazione di Mosca |
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La Piazza Rossa con la chiesa di San Basilio, il Cremlino e in primo piano il mausoleo di Lienin |
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La chiesa di San Basilio |
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La chiesa dell'Assunzione all'interno del Cremlino |
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Le chiese del Cremlino viste dal campanile di Ivan il Terribile |
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L'interno del Museo dei Cosmonauti |
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La tuta spaziale di Yuri Gagarin |
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Le vie intorno alla Piazza Rossa |
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La complicata metropolitana di Mosca |
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