Alle undici
di sera a Riga c’è ancora una bella luce in cielo, anche se il sole è
tramontato da quasi un’ora. Ci facciamo un giro per jl centro storico pieno di
gente e locali all’aperto. Riga è sicuramente più bella di Vilnius: è più piccola ma ha un’architettura più interessante. Ci fermiamo a
bere una birra in un locale dove suonano musica, fa freddo, e anche noi mettiamo la copertina sulle gambe
come fanno loro.
L’indomani
piove , andiamo subito al mercato centrale, vicino alla stazione degli autobus.
È enorme e suddiviso in vari reparti. Colpisce quello del pesce, diverso dal
nostro perché arriva dal Mare del Nord. Facciamo colazione in uno dei tanti bar all’interno,
con un euro abbiamo brioches e cappuccino, come in Italia nei bei tempi andati.
Paola si compra un cappello per il sole. In una piccola piazzola c'è una
“piramide alimentare”, una serie di parallelepipedi sovrapposti uno all'altro
con indicata la dose ideale quotidiana dei vari alimenti per avere una sana
alimentazione.
La città di
Riga è considerata la “grande città dei paesi baltici”, la “Parigi dell’Est”,
con un’atmosfera da metropoli ma nello stesso tempo facilmente visitabile a
piedi e vivace a qualsiasi ora del giorno e della notte, soprattutto nelle
notti estive, quando non diventa mai veramente buio. Il suo centro storico è
stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, anche se la recente
crescita edilizia incontrollata rischia di farlo cancellare dalla lista.
Riga sorge
sul fiume Daugava, una quindicina di chilometri prima della foce. Il profilo
della parte vecchia della città è dominato da tre campanili: quello di San
Pietro, il più alto, quello squadrato della cattedrale e il campanile di San
Jacob. Visitiamo la cattedrale e le varie chiese, ma soprattutto ci perdiamo
lungo le vie acciottolate del centro
storico, con guglie e torri fiabesche in stile art nouveau del XVII secolo. C’è
una casa a Riga risalente al 1300. Saliamo in cima al campanile di San Pietro
per vedere la città dall’alto ed entriamo nella cattedrale dove si trova il
quarto organo più grande al mondo.
Dopo aver
girato tutto il giorno la città, verso sera ci avviciniamo alla stazione per
prendere il bus delle 22.30 per San Pietroburgo (dove arriveremo alle nove
della mattina dopo, 25 euro a testa). Poco
prima della partenza dell’autobus vediamo i fuochi d’artificio, che durano un
bel po’: è la prima volta che li vediamo sparati quando c’è ancora tanta luce in
cielo, il sole è appena tramontato.
Forse questa
città meritava un’altra giornata.
Il bus per
San Pietroburgo è il più economico che abbiamo trovato ieri e Vilnius (25 euro
a testa invece di 36 di quelli più “comodi”), malgrado questo è ottimo, con
presa di corrente per ogni sedile e internet sempre funzionante, anche nelle
aree disabitate e in Russia, fino a San Pietroburgo.
Sarà un
viaggio stupendo: ci godremo dai primi due posti, gli unici rimasti, lo
spettacolo delle notti baltiche…la nostra notte bianca.
I palazzi art nouveau di Riga con il campanile della chiesa di San Pietro alto 123 metri |
Il municipio e la casa delle Teste Nere nella piazza dei Fucilieri Lettoni |
Il ristorante "FELICITA'" di Albano con i vini della sua tenuta "Carrisi" |
Piazza della cattedrale |
Palazzi di Riga lungo Kalku iela |
Fuochi d'artificio alle 22.30 di sera...il sole è appena sceso |
Il cielo di mezzanotte nel viaggio in bus verso San Pietroburgo |
La piramide degli alimenti nel grande mercato di Riga |
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