La mattina,
prima di lasciare Nagasaki, facciamo un ultimo giro della città per vedere i
suoi templi abbarbicati sulla montagna, circondati da cimiteri cosparsi di
pietre scure ben levigate. Prendiamo il bus alla stazione centrale e in tre ore
siamo a Kumamoto, in tempo per lasciare i bagagli all’albergo GR Hotel Suidocho
e visitare il castello, uno dei più belli di tutto il Giappone (secondo la
guida), costruito tra il 1601 e il 1606, poi distrutto nell’800 e ricostruito
pochi decenni fa. Lo visitiamo in lungo e in largo, soffermandoci nelle
numerose sale stile giapponese.
Fa molto
caldo, per bere ci fermiamo nella sala ristoro dove ci sono numerosi distributori
automatici di bevande e cibo. Ci stupisce il fatto che questi distributori
siano ovunque, lungo le strade, nelle stazioni, nei musei. In pratica
sostituiscono il nostro “bar”: quando abbiano sete noi entriamo al bar e loro
si fermano in una delle sale con dentro solo macchinette. Un sistema che
purtroppo si sta sempre più diffondendo anche da noi.
Girando per
la città di Kumamoto vediamo molte ragazze e ragazzi vestiti con l’abito classico,
il kimono. Sono bellissimi. Ci spiegano che non lo usano quotidianamente ma
solo durante le feste e in questi giorni ce ne sono diverse in tutto il
Giappone. Per cena non troviamo niente che ci ispira che non sia un salasso,
inoltre anche i giapponesi vanno matti per la carne, la trovi ovunque e non è
facile farsi capire. Finiamo per prendere delle confezioni di sushi già pronte
al 7-eleven, la catena di piccoli supermercati che si trovano in tutta l’Asia.
L’indomani
partiamo per il monte Aso dove si trova uno dei più bei vulcani attivi del
mondo (addirittura il più bello secondo una classifica del Gardian) e anche uno
di quelli che hanno la caldera più grande con raggio di circa 20 km. Al suo
interno sono sorti diversi paesi, tra cui quello dove dormiamo noi. Il gruppo
del cono centrale dell’Aso è composto da cinque vette, il cratere si trova sul
monte Naka ed emette continuamente fumo con occasionali eruzioni. Per salire in
cima alla vetta, e camminare intorno al bordo, si può fare una passeggiata di
mezz’ora oppure si può prendere la troppo comoda funivia. Dentro il cratere c’è
un lago tutto azzurro.
Purtroppo dal novembre 2014 il cratere ha ripreso alla grande la sua attività e non è
possibile avvicinarsi a meno di un km. Lo veniamo a sapere la mattina che
partiamo da Kumamoto. Decidiamo di andarci lo stesso ed eventualmente fare
delle passeggiate nei dintorni. Quando arriviamo alla stazione dei treni di
Aso si vede uscire dalla caldera un intenso fumo, uno spettacolo.
Saliamo con
la navetta fino alla stazione della funivia e passiamo tutto il giorno
camminando tra un vulcano e l’altro (spenti), sempre guardando in lontananza la
bocca della montagna che sputa fumo e zolfo. Molto emozionante. Visitiamo il museo del vulcano, ma non dice molto, anche perché le didascalie sono tutte
in giapponese.
Torniamo in
paese con l’ultima navetta delle 17. L’unica sistemazione che abbiamo trovato
nella zona di Aso sono due letti in dormitorio all’Aso Backpeckers Hostel, un posto
delizioso, con una bellissima sala comune e un patio esterno, come in una baita di
montagna. Alla fine eravamo pure soli nella camerata da quattro. Visto che non è
ancora l’ora di cena, la ragazza alla reception ci consiglia un’onsen vicino.
L’onsen è
una specie di bagno turco, vasche di acqua
calda termale di cui il Giappone è pieno,
ne conta circa 3000. Lo usano moltissimo uomini, donne e bambini. Le vasche
degli uomini sono separate da quelle delle donne perché dentro tutti sono
completamente nudi, senza alcun pudore. Il prezzo d’ingresso è spesso irrisorio
proprio perché per molti di loro è un rito quotidiano. Prima di uscire dall'onsen si siedono su
uno sgabello, si insaponano e si sciacquano, tutti seduti in fila davanti allo specchio.
Gli onsen
sono tutti diversi, quello di Aso (Yume-no-yu Onsen) è molo bello, ha una vasca
centrale interna, una esterna e una sauna. Il rito iniziale prevede il lavaggio
del corpo versando dell’acqua da un mestolo, così da sporcare meno l’acqua
della vasca. Usciamo dopo un’ora e mezza completamente distrutti,
ma appagati e con una pelle molto, molto liscia.
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L'imponente castello di Kumamoto del 1600 |
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Castello: sala dei ricevimenti con i dipinti in foglia d'oro |
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Altre sale del castello |
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Ragazzi in kimono |
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Sorrisi nipponici |
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Il vulcano visto dal villaggio di Aso, dentro la caldera |
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...tutto contento si sfrega le mani... |
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Sentieri ben segnalati intorno al vulcano |
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La bocca del vulcano vista da una vetta più alta |
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In certi momenti il fumo è davvero intenso |
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Vista dell'enorme caldera di 20 km di raggio...nel mezzo villaggi e case |
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Colori |
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L'Aso è considerato uno dei più bei vulcani al mondo |
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Il Naka-dake è un vulcano attivo e negli ultimi decenni ha avuto un'attività particolarmente intensa |
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Il vulcano spento Kome-zuka
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