Nei post
precedenti abbiamo visto solo due dei tantissimi luoghi interessanti di Kyoto.
La città, che fu capitale del Giappone per oltre un millennio (dal 794 al 1868),
e che conserva tuttora oltre mille templi, essendo stata quasi interamente
risparmiata dalla seconda guerra mondiale, con i suoi 17 siti protetti dall’UNESCO
è considerata il più grande reliquiario della cultura giapponese.
Per
esplorare Kyoto ci vorrebbero settimane, anche perché la mancanza di una metropolitana
e la lentezza dei mezzi di trasporto di superficie, fa perdere molto tempo
negli spostamenti: in cinque giorni noi siamo riusciti a vedere solo i luoghi
più importanti. Il brutto tempo ci ha ulteriormente rallentato (abbiamo avuto
giornate quasi sempre nuvolose) costringendoci, talvolta, a modificare l’itinerario.
D’altronde, luglio e agosto è il periodo delle piogge. In questo post ci
limitiamo a descrivere solo i templi e i luoghi della città che più ci hanno
colpito.
La guida
Lonely Planet consiglia di iniziare con un itinerario a piedi lungo le colline
e i vicoli della zona di Higashiyama sud, che si trova vicina al nostro albergo.
All’inizio del percorso si trova il tempio buddhista di Kiyomizu-dera che
risale al 798, anche se gli edifici attuali sono stati ricostruiti in legno “solo”
nel 1633. Indimenticabile l’edificio principale contornato da un vasto portico
che si affaccia sulla collina e sostenuto da centinaia di colonne in legno,
dalla cui terrazza si vedono i fedeli che bevono l’acqua attingendola dalla
fontana della longevità.
Il percorso
prosegue lungo diversi templi, parchi e giardini, oppure lungo stradine
affiancate da tipiche case in legno, come la Ishibei-koji, considerata la strada più bella di Kyoto. Alla fine del
lungo itinerario si arriva al grandioso tempio Chion-in costruito nel 1234,
sempre tutto in legno, che è la meta di pellegrinaggio più frequentata di
Kyoto. Giornata pesantissima oggi. Questa città mette alla prova le gambe e soprattutto la schiena, alla fine anche lei si ribella sotto al peso degli
zaini, solo la guida pesa quasi un chilo.
Il favoloso
padiglione dorato del kinkaku-ji è l’emblema della città e il suo riflesso sul
lago antistante è indimenticabile, ma noi siamo attratti maggiormente dal
giardino roccioso del tempio di Daisen-in, dove arriviamo a piedi dopo una
lunga passeggiata e dove i visitatori sono pochi e silenziosi. Le nude rocce
del giardino (nel quale è vietato fotografare) e la bianca sabbia levigata e
modellata a forma d’acqua che s’infrange sulle rocce, rappresentano una delle
forme d’arte giapponese che più abbiamo apprezzato.
Altro posto
indimenticabile è il santuario shintoista di Fushimi-Inari Taisha, dedicato
alle divinità del riso e del sakè, la principale bevanda alcolica giapponese
ottenuta dalla distillazione delle patate dolci e da vari tipi di cereali. Il
complesso si estende lungo il pendio del monte Inari. Il sentiero che si
inoltra per quattro chilometri lungo la montagna è racchiuso in tutta la sua lunghezza
da centinaia, forse migliaia di torii rossi e fiancheggiato da decine di volpi
di pietra. Bello e sempre frequentato da pellegrini. Trip Advisor segnala
questo sito come quello preferito dai viaggiatori a Kyoto.
Gli ultimi
due luoghi che citiamo sono il verdissimo bosco di Arashiyama con
alberi costituiti da sottilissimi bambù che si ergono fino al cielo, coprendolo
quasi totalmente e creando un’atmosfera surreale, e il tempio buddhista
Sanjusangen-do, vicino alla stazione, costruito nel 1164 e al cui interno sono
conservate 1001 statue di Kannon, il bodhisattva della compassione. I “Buddha”
sono protetti da 33 guardiani dalle facce cattive (anche qui è vietato fotografare).
In questi giorni non sono mancate le visite ai mercati. Quello centrale, tutto coperto,
nel classico stile di tutte le città giapponesi, dove si possono scoprire quali
e quanti impensabili ingredienti danno vita alla tradizione gastronomica di
Kyoto e quello delle “pulci” che si tiene ogni 21° giorno del mese nell’importante
tempio di Tò-ji, poche centinaia di metri oltre la nuovissima stazione
ferroviaria. Quest’ultima, tra l’altro,
è un’opera architettonica moderna che ben si abbina ai siti millenari di questa
città.
Nel
pomeriggio dell’ultimo giorno ci concediamo un rilassate bagno al Kurama Onsen,
uno dei bagni giapponesi più facilmente raggiungibili dalla città. Dalla sua
vasca all’aperto, dove siamo tutti rigorosamente nudi, si gode un bellissimo
panorama della zona del Kurama-yama, le montagne a nord di Kyoto. Oggi è uscito
finalmente il sole e ci godiamo il panorama lungo i 30 km di strada per
raggiungerlo.
Nella nostra
ricerca di cibo locale non troppo costoso, e senza carne, abbiamo scoperto tre
posticini di Kyoto che ci permettiamo di suggerire, tutti centrali. Il primo è
il Warai, indicato anche nella Lonely Planet, un posto dove gustare l’okonomiyaki
(una via di mezzo tra un’omelette e un pankake), si trova in via Nishikiokoji-dori,
dove inizia il mercato coperto del centrale. Il secondo è il Musashi Sushi, un
locale dove il sushi è servito attraverso un nastro trasportatore: il cliente
prende i piattini di colore diverso che gli passano davanti e alla fine il
conto viene determinato dal colore e dal numero di piattini consumati. È pure
questo indicato nella Lonely, si trova proprio all’inizio della galleria del
mercato di Sanjo-dori, non lontano dall’ingresso nord della famosa via Pontochò.
L’ultimo posto non è indicato nella guida e si trova poche decine di metri più
a sud del Musashi Sushi, sullo stesso marciapiede, lungo Kawaramachi-dori,
adiacente all’Hotel Izutsu, un posto senza nome dove vengono serviti gli udon,
spessi tagliolini bianchi di farina di frumento fatti a mano... buonissimi. In
tutti questo posti si mangia spendendo tra i 4 e gli 8 euro a testa. L’acqua
fresca o il tè sono sempre gratuiti e in Giappone non si lascia la mancia.
Per organizzare un'eventuale visita a Kyoto ci sembra interessante questo sito: zugojapan
Nota sulle
sistemazioni: camminando per Kyoto
abbiamo visto la Guest House Gajyun, in stile ryokan, molto carina ed
economica, con letti in camerata a 3.000 yen (circa 23 euro) a testa, colazione
inclusa. Anche se sul loro sito non compaiono le camere doppie, ci hanno detto
che ne hanno a 5400 yen la camera, bagno in comune. Il sito è: http://www.gajyun.jp/en/ Si trova una
decina di minuti a piedi a nord dal centro, vicino alla fermata Higashiyama
della metro. Ai prezzi sopra indicati vanno aggiunte le tasse dell’8% circa.
Noi abbiamo invece
dormito nell'hotel Econo-Inn a 4100 yen a testa (30 euro, tasse incluse) con bagno in
camera e solo caffè, con qualche piccola brioches, per colazione. Spesso in
Giappone le guest house hanno un’atmosfera più familiare degli anonimi alberghi.
A Kyoto
sarebbe ancora meglio dormire in una vera ryokan, ma si parte dai
5000/6000 yen a testa.
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Il risciò a trazione umana, un mezzo di trasporto antico oggi utilizzato per portare in giro i turisti |
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La magica foresta di bambù di Arashiyama |
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I torii rosso vermiglio del Fushimi-Inari Taisha |
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Questo sentiero, secondo TripAdvisor è il più gettonato dai turisti |
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Pagoda a tre piani sulle colline di Kyoto |
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Il santuario shintoista di Yasaka-jinja, di fronte al quartiere di Gion |
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Famiglia giapponese in posa per la fotografia |
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Pausa durante la visita ai templi |
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L'indistinguibile padiglione dorato del Kinkaku-ji che si riflette sul laghetto |
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La via che sale al tempio Kiyomizu-dera |
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Le onde ricavate dalla sabbia nei giardini di pietra |
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Vestiti colorati e alberi in fiore |
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Le "tazze" per bere l'acqua sacra |
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Le centinaia di colonne di legno che sorreggono il tempio buddhista di Kiyomizu-dera |
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I fedeli attingono l'acqua dalla fontana della longevità |
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Immagini dei giardini di roccia di Daisen-in, all'interno è vietato fotografare |
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I giardini del tempio Ginkaku.ji, meglio noto come "Padiglione d'Argento" |
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Strutture in ghiaia nel giardino del tempio di Ginkaku-ji |
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Una casa da tè al'interni dei giardini del Padiglione d'Argento |
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Interno della nuova stazione di Kyoto |
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Vista dall'ultimo piano della stazione di Kyoto |
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Il terrazzo della stazione rivolto verso la "Torre di Kyoto" |
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Kyoto al centro del mondo? |
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Un'enorme sala da gioco pachinko lungo la via principale di Kyoto |
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Il bellissimo Onsen a Kurama, un località sulle colline di Kyoto |
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Due bei piatti di udon, spessi tagliolini bianchi fatti con farina di frumento |
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Costo di questo melone: 40 euro! |
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Costo di ognuna di queste mele: 2,5 euro! |
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