Soddisfatti
della nostra notte al tempio ci rimettiamo in cammino con destinazione Kyoto,
dove ci fermeremo ben cinque notti. Lungo il tragitto visitiamo Nara, più o
meno a metà strada da Osaka, dove bisogna per forza passare quando si torna dal
Koyasan. Non si passa proprio per Osaka, ma per una sua stazione di periferia,
chiamata Shinimamiya. Questo non si capiva leggendo le guide.
Arrivati
alla stazione di Nara depositiamo i nostri bagagli negli utilissimi armadietti
a pagamento. In Giappone non c’è il deposito bagagli, esiste invece in tutte le
stazioni un numero rilevante di armadietti in metallo di dimensioni diverse,
con prezzo proporzionato alle dimensioni. Sono comodi e soprattutto economici,
visto che abbiamo pagato poco più di due euro il deposito fino ad otto ore di
due grandi zaini.
Nara fu la
prima capitale del Giappone, anche se solo per 75 anni – dal 710 al 785 d.C -,
durante i quali è stata costruita la maggior parte dei templi oggi presenti. Con
ben otto siti dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, la città è
seconda solo a Kyoto per importanza nel patrimonio culturale giapponese. La
particolarità di questo luogo è la massiccia presenza, tra le tombe e nei
giardini dei templi, di cervi mansueti ma “affamati” di qualsiasi cosa, anche
delle guide cartacee.
Il motivo
per cui Nara fu capitale per così poco tempo è interessante. Prima che Nara
diventasse capitale non esisteva in Giappone un governo stabile, motivazioni
religiose imponevano di cambiare luogo ad ogni morte dell’imperatore. Ad un
certo punto i regnanti decisero di cambiare le cose e fissarono Nara come
capitale, dando però un po’ troppo potere ai monaci. Quest’ultimi crebbero la
loro importanza politica fino al punto in cui un monaco diventò quasi
imperatore. Non potendo eliminare i monaci, i regnanti pensarono di diminuire
la loro influenza spostando la capitale a Kyoto, una quarantina di km più in
là.
Del vasto
complesso di templi, pagode e giardini di Nara, il fiore all’occhiello è
sicuramente il Grande Buddha (Daibutsu), una delle attrazioni più spettacolari
del Paese alla pari del Monte Fuji e del Padiglione d’Oro di Kyoto. Ma non è tutto. Il Grande Buddha è
custodito dentro il Daibutsu-den l’edificio in legno più grande al mondo,
ricostruito più volte, l’ultima delle quali nel 1709. Belle anche le due pagode
a tre e cinque piani risalenti rispettivamente al 1143 e al 1426.
Impieghiamo
diverse ore a visitare il sito archeologico. Dobbiamo rinunciare ai siti della
parte meridionale della città, nella zona di Asuka, dove sembra ci siano delle
tombe a tumulo dei primi imperatori, chiamate kofun, probabilmente simili a quelle che abbiamo visto a Gyeongju
in Corea del Sud.
Prendiamo il
treno verso le sei di sera. In poco più di mezz’ora siamo a Kyoto e prendiamo
posto nel nostro Econo-Inn Hotel, prenotato sempre con Booking da oltre due
mesi, per paura di trovare tutto occupato. È una sistemazione un po’ anonima,
ma con tutto quello che serve, raggiungibile a piedi sia dalla stazione che dal
centro. C’è pure un’inaspettata semplice colazione mattutina a base di caffè
(questo è sempre gratuito negli alberghi) e brioches.
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Il padiglione Daibutsu-den di Nara, che custodisce il Grande Budda. E' l'edificio in legno più grande del mondo. |
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Il celebre Daibutsu (Grande Buddha) di Nara, famoso in tutto il Giappone, quanto il Monte Fuji e il Padiglione d'Oro di Kyoto. E' alto 15 metri e costituito da 437 tonnellate di bronzo e 130 kg di oro. |
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La statua del Buddha è stata realizzata nel 746, ma la sua testa è andata perduta un paio di volte. Guardando bene si vede che ha un colore leggermente diverso da quello del corpo. |
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Monaci in giro per le vie di Nara |
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Gli zoccoli (sandali) dei monaci |
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Finalmente un bel giorno di sole...il tempo non è stato clemente con noi |
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Il parco dei templi è molto esteso...e antico |
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Nelle religioni pre-buddhiste i cervi erano sacri...tuttora vengono rispettati e vagano liberi |
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Lampade del tempio Nigatsu-do, uno dei templi minori del complesso |
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La pagoda a cinque piani del tempio Kofuku-ji, risale al 1426 |
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Il santuario shintoista di Kasuga Taisha, fondato nell'VIII secolo ma ricostruito recentemente |
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Cervi tra le tombe del cimitero shintoista |
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Alberi secolari |
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